Parole Sparse - quattro
Se la luna
|
|
è donna gabbiano che corre a ritroso con stridulo verso di grido stizzoso
sono foglie avvizzite è ciottolo roso di pareti ingrigite è mare dubbioso
è arriccio di croste di ossa sepolte ascolta in silenzio ricordi di soste. |
se la Luna c'è
|
|
Chi della luna vede solo ciò che appare, vorrà nel pozzo un cerchio, forse una donna o un lume lontano. Chi nella luna vede la propria anima, vorrà l'intero universo forse la sua luce o un suo brandello. Chi della luna vorrà la fantasia più ostile e la luna c’è, lei, rimarrà ferma, lontana.
|
Ma Il tempo, guardiano della soglia, porta in grembo la sua sposa oltre la sua dimora coniugale spargendo sale e segnando il suo pentacolo con annuncio di minuscoli campanelli dorati e tintinnanti, e del tempo scrive...
tanti...
|
|
un anno, due,tre... o Tanti è uguale
Tutti scorrono segnano chiamano
Tutti...
in fretta si cercano sommano danzano
ed è così...
che teneri, assurdi e minuscoli tratti di noi
sfuggono...
Sono attesi, unici sono appena uno di Tanti.
E Tanti Tanti Tanti...
|
Il tempo
|
|
E vedo i miei pensieri e sono lunghe file di formiche operose schizzate dal nulla.
E vedo il fare corsivo e nervoso e sono pagine con segni minuti trovate nel nulla.
E vedo archi di tempo e sono speranze passate trovate sospese.
Visioni parziali di soste e di mete visioni di lente scheggiata di speranza trascorsa violata
|
Francesco Pasca - acrilico - Morte di un’agave
E vede, come utili punti di riferimento, le stelle, fisse ed eterne e come il tempo di difficile interpretazione.
Esse assumono particolare interesse di notte quando spariscono i raggi del sole per poi riapparire mattiniere e solerti. Dodici settori con dodici segni che subentrano via via all'apparire di una nuova fase lunare con l'incalzare dei desideri che governano l'anno.
E, non solo ad Agosto
|
|
Profondo è Il cielo, incurvato, smarrito.
E’ Tessuto di punti cuciti, fissati.
E’ Attesa di segni solcati, cercati.
Solo desiderio di sogni, voluti. Appagati?
|
Francesco e Massimo Pasca - murale – singlossia a quattro mani
Cielo di Marzo
|
|
Vedo di notte il cielo del Sud e all'alba è Vergine in Giove.
Donna, Il pensiero di te m'avvolge come nebbia lombarda, come penombra d'albero di mimosa, come ramo sospeso e... ti voglio!
a Sud l'inverno ha segnato Orione nel cielo con tre nitide stelle tre diamanti filati, adagiati. E’ cintura sul tuo corpo e... ti voglio!
E' desiderio ripetuto tre volte. E' desiderio uguale e diverso e per tre volte, da sempre, ho cercato e... ti voglio!
E scruto il cielo del Sud ed è sempre Gemelli in Saturno.
|