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Parole Sparse - quattro

Categoria: libri Pubblicato: Martedì, 18 Agosto 2009



Se la luna

 

 

è donna gabbiano

che corre a ritroso

con stridulo verso

di grido stizzoso


sono foglie avvizzite

è ciottolo roso

di pareti ingrigite

è mare dubbioso


è arriccio di croste

di ossa sepolte

ascolta in silenzio

ricordi di soste.

 

se la Luna c'è

 

 

Chi

della luna vede

solo ciò che appare,

vorrà

nel pozzo un cerchio,

forse una donna

o un lume lontano.

Chi

nella luna vede

la propria anima,

vorrà

l'intero universo

forse la sua luce

o un suo brandello.

Chi

della luna

vorrà

la fantasia più ostile

e la luna c’è,

lei,

rimarrà ferma,

lontana.

 

 

Ma Il tempo, guardiano della soglia, porta in grembo la sua sposa oltre la sua dimora coniugale spargendo sale e segnando il suo pentacolo con annuncio di minuscoli campanelli dorati e tintinnanti, e del tempo scrive...

 

 

tanti...

 

 

un anno,

due,tre...

o Tanti

è uguale


Tutti scorrono

segnano

chiamano


Tutti...


in fretta

si cercano

sommano

danzano


ed è così...


che teneri,

assurdi e

minuscoli tratti

di noi


sfuggono...


Sono attesi,

unici

sono appena uno

di Tanti.


E Tanti

Tanti

Tanti...

 


Il tempo

 

 

E vedo

i miei pensieri

e sono

lunghe file di formiche operose

schizzate dal nulla.


E vedo

il fare corsivo e nervoso

e sono

pagine con segni minuti

trovate nel nulla.


E vedo

archi di tempo

e sono

speranze passate

trovate sospese.


Visioni parziali

di soste e di mete

visioni di lente scheggiata

di speranza trascorsa

violata

 

 

 

Francesco Pasca - acrilico - Morte di un’agave



E vede, come utili punti di riferimento, le stelle, fisse ed eterne e come il tempo di difficile interpretazione.

Esse assumono particolare interesse di notte quando spariscono i raggi del sole per poi riapparire mattiniere e solerti. Dodici settori con dodici segni che subentrano via via all'apparire di una nuova fase lunare con l'incalzare dei desideri che governano l'anno.

 

E, non solo ad Agosto

 

 

Profondo è

Il cielo, incurvato,

smarrito.


E’ Tessuto

di punti cuciti,

fissati.


E’ Attesa

di segni solcati,

cercati.


Solo desiderio

di sogni, voluti.

Appagati?

 

 

 

 

Francesco e Massimo Pasca - murale – singlossia a quattro mani

Cielo di Marzo

 

 

Vedo di notte

il cielo del Sud

e all'alba

è Vergine in Giove.


Donna,

Il pensiero di te

m'avvolge

come nebbia lombarda,

come penombra

d'albero di mimosa,

come ramo

sospeso e...

ti voglio!


a Sud

l'inverno ha segnato

Orione nel cielo

con tre nitide stelle

tre diamanti filati,

adagiati.

E’ cintura

sul tuo corpo e...

ti voglio!


E' desiderio

ripetuto

tre volte.

E' desiderio

uguale e diverso

e per tre volte,

da sempre,

ho cercato e...

ti voglio!


E scruto

il cielo del Sud

ed è sempre

Gemelli in Saturno.

 

 

 

Francesco Pasca -acrilico- diversi

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