Fanti e briganti nel Sud dopo l’Unità
Capone Editore 2012
Pagine 144, € 12,00 ISBN: 978-88-8349-160-3
IL LIBRO
Molte carte d’archivio, anche tra le 250.000 del Fondo G 11 dello Stato Maggiore dell’Esercito, gettano nuova luce sul boomdel brigantaggio meridionale dopo l’Unità - non malvisto tra l’altro da odierni sodalizi del Nord -, diradando le brume sparse da narrazioni a dir poco superficiali. Fino al 1864, Crocco, Romano, Pizzichicchio, Coppolone e altri condottieri alla macchia agirono tra Puglia e Basilicata, sostenuti dai Borbone esuli a Roma e dallo Stato pontificio. Sulle Murge tra Terra di Bari e Terra d’Otranto, la Legione Carabinieri del colonnello Sannazzaro, la Divisione Territoriale del generale Regis e la Colonna Mobile del generale Pallavicini, aiutate dalla Guardia Nazionale, contrastarono duramente bande talmente disinvolte da permettersi la messa domenicale in masseria. L’Autore propone le vicende di quei giorni con una narrazione scorrevole, avvincente e rigorosamente documentata, anche
nell’esporre pratiche quali l’uso a mo’ di trofeo del mento barbuto del nemico. Non manca una radiografia culturale di comandi militari, gruppi ribelli, clero, intellighenzia, borghesia e ceti subalterni: di sorprendente attualità.
L’AUTORE
José Mottola (1954), avvocato lavorista del foro barese, ha scritto diversi saggi storici, tra i quali: Giuseppe Albanese libero muratore e martire della Repubblica napoletana del 1799,Manduria, Lacaita, 1999; in collaborazione con Bernardo Kelz, Dai Carpazi alle Murge. Odissea di Zygmunt Kelz scampato alla Shoah,Foggia, Bastogi, 2008; Gente di razza. Così parlò Nicola Pende tutore della stirpe e pupillo dei gesuiti,Foggia, Bastogi, 2010.