Voli sul Nilo
“Voli sul Nilo”:
La nuova produzione dell’Artista Anna Frappampina
di Francesco Pasca
Anna Frappampina continua la ricerca in una nuova unità di misura iconografica e, con i suoi dipinti, vuole condurci, farci volare con consapevole disincanto sui misteri delle civiltà dalla geometria complessa e non solo; parafrasando scritture cromatiche ed immagini, ricrea, per l’occasione, l’immaginario collettivo con innumerevoli texture, caleidoscopici intrecci costruiti in vicende associate ai sostantivi dei suoi segni, dei suoni e combinazioni in immagini, tante.
L’Artista vuole traslitterare secondo il sistema di evocazione pittorica dovuto alle celebrazioni dei nuovi Misteri, siano essi dettati dalla storia o da immaginari svelati dai miti. Dalla narrazione della grotta dei cervi in Badisco (Lecce) ne attinge gli archetipi per farne nuove visioni. Frappampina è visibilmente proiettata e ben corrisponde al delicato mondo femminile sia egizio che surreale cosmologico, così si è espressa, sin dal suo primo esordio in dipinti e oggetti d’arredo con la prima personale del 1990, quando lavorava nella città natale, a Taranto.
Alternativamente ed inestricabilmente è attualmente ben collegata e significata alle e dalle figure di divinità sino al culto cosmogonico e funerario.
Da eccellente evocatrice monoconsonantica, com’è la scrittura geroglifica, dà le similitudini in rappresentazioni simboliche, frutto di lavoro incessante sul campo dovuto per i suoi sogni figurati. Da affascinata studiosa ed esperta in segni di allusioni fantastiche, occasioni oniriche, rende magistralmente l’essenza del sogno e dà prova di sé con l’inseguire i suoi stessi voli.
Nelle sue personali i fruitori sono accompagnati dal suo fare e ne avvertono lo spessore dell’emozione viaggiando in silenziosi luoghi ormai inaccessibili o irrimediabilmente perduti. Per lei l’intento è far percepire il fondo oro di un’allusione nonché tradurre e traslitterare la cultura disegnata nelle sue infinite trasposizioni e letture/scritture. In sequenze misurate dai colori e per tecniche miste l’Artista induce all’equivalente di un’idea generale, fa andare al significato da lei voluto in ogni suo segno, in un prezioso avvertire la textura del suono cromatico dell’immagine descritta.
Tra raffigurazione e traslitterazione la natura al femminile volteggia in cromatica sequenza simbolica fra Alberi e Vasi, fra Trasparenze e Metamorfosi floreali. Del segno, ch’è e si è detto essere simbolo, ne fa “onda”, di Caterina d’Alessandria ne ricrea la matrice complessa con il fiore di loto, la “mandorla” fra sacro e profano e la ruota diventa o il Fiore della Vita o il Martirio, dei “Voli sul Nilo” ne assume i mille volti di “paesaggi” antropomorfi, zoomorfi e floreali. Chi si imbatte e vola con l’Arte di Frappampina riceve, dalle raffigurazioni, evocazioni in emozione, sensibilità nelle trasparenze delle “consonanti”, l’infinita somma delle sue rappresentazioni in “E(NN)E”.
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